giovedì 1 dicembre 2011

Senza titolo 96

La comprensione del Bene e del Male avviene nel Cuore. È qui che, abbandonate le rispettive distinzioni, Bene e Male si fondono a ricreare l’Eterna Perfezione.
È inutile inseguire l’uno e rifuggire l’altro, perché davvero così facendo si cessa di Amare.
Amore è Comprensione, e comprensione è abbracciare gli Opposti, o meglio quelli che Appaiono “opposti”; giacché ciò che tale appare alla Mente, si svela istantaneamente nel Cuore.
La segreta identità dell’Uno e dell’altro, è immediatamente ricostituita nel Centro dell’Essere Umano. 

giovedì 8 settembre 2011

LA VITA, ED IL NOSTRO “INTERVENTO”
 
 
L’esistenza che conduciamo sulla Terra può avere molte sfumature, può essere declinata in parecchi modi, può assumere caratteri più o meno notevoli.
Siamo Noi, in definitiva, a scegliere la vita che condurremo.
Siamo noi a determinare il corso della nostra esistenza, in Ogni Momento, attraverso scelte più o meno Ponderate.
Il punto è fino a che grado di consapevolezza accediamo nell’istante in cui compiamo le nostre scelte, prendiamo decisioni, intraprendiamo Azioni.
Più agiamo in maniera “incosciente”, ovvero automatica, più le nostre azioni saranno semplicemente Reazioni.
E di reazione in reazione, chi sarà, al termine, quando si spalancherà dinanzi a  Noi l’enigma della dissoluzione…  Chi sarà ad aver vissuto?
Successo, gloria, guadagni materiali, partner affascinanti, soddisfazioni lavorative…
Quanto conterà tutto Questo?
 
Alcuni dicono NULLA.
 
Costoro affermano che, nell’ultimo istante, conta solo il Presente: Noi che intraprendiamo il processo, irrevocabile, dell’Annullamento.
 
Non c’è niente, vivente, o non vivente, Reale, o Immaginario, che potrà metterci al riparo da questo.
 
Tantomeno le nostre Acquisizioni Personali.
 
Qual è, giunti a questo punto, il valore della propria Vita?
 
È forse nel ricordo?
 
Se così fosse, anche ora, mentre siedo a scrivere queste riflessioni, dovrei essere appagato di tutti i miei precedenti scritti.
Cos’è, dunque che muove la mia mano?
 
Ecco, se riuscissimo a rispondere a questa domanda, a Vivere, intensamente, la Risposta, realizzeremmo, probabilmente, che ogni istante vale di per sé.
 
Che la meraviglia della vita è nell’Eterna Immutabilità.
 
Che tutto, Ogni cosa, è Già qui: La Vita, come la Morte.
Il conseguimento, come la perdita.
La gioia, come il dolore…
 
“Come, se uno degli dèi ti dicesse: «Entro domani o al massimo dopodomani sarai morto», non daresti grande importanza al morire dopodomani invece che domani, a meno di essere meschino fino in fondo (quanto vale, infatti, un simile scarto di tempo?); così pure non credere che sia un grande affare morire tra molti anni invece che domani.”     (Marco Aurelio, “A se stesso”, IV 47)¹
 
 
1. Marco Aurelio fu imperatore di Roma dal 161 al 180 d.C. La storia ce lo ha consegnato come l’“imperatore filosofo”. “A se stesso” è una raccolta di pensieri che la critica contemporanea ritiene non fossero concepiti né disposti per la pubblicazione. 

lunedì 8 agosto 2011

Senza titolo 93

A te, che vivi su un altro Piano.
Ricordi quando lottammo nel retro di quel ristorante?
Mi dicesti: “Hai prevalso per via del tuo peso superiore”.
Sorrisi: sapevo che qualcosa, in me, mi aveva impedito di…
Lasciarmi sconfiggere.
A terra, su quel pavimento di cemento,
mi tenesti stretto tentando di privarmi della possibilità di reagire.
Reagii, con tutta la forza del mio corpo, e ribaltai la situazione.
Alla fine fosti tu a cedere.
Prima che intervenisse il proprietario del locale.
Ce ne andammo, con un paio di lividi, Tu una ferita.
Tornammo a casa, soddisfatti per l’incontro: entrambi conoscevamo le arti della lotta.
Non sapevamo, allora, quel che sarebbe accaduto.
Non sapevo, quella notte, che ne sarebbero rimaste solo un Paio, poi…
 
Tu partisti per un altro lido…
Io restai qui, dove ho trascorso gli ultimi anni, a pensare a te, al tuo sorriso, alle lacrime che non ho mai scorto sul Tuo Volto.
È per questo, e per mille altri motivi, che resterai sempre Impresso nel mio cuore.
Dovunque vada.
Riposa in Pace, amico fraterno, e porgi sempre l’orecchio…
A questa voce.  

sabato 28 maggio 2011

Senza titolo 92

LA LUCE DELLE TENEBRE

 
Un vero Padre non impedisce ai propri figli di compiere le proprie esperienze.
Se egli ha a cuore la realizzazione dei propri figli sa bene che non potrà metterli al riparo dalle sofferenze.
Nessuno, una volta venuto alla luce, può essere al riparo dalle tenebre.
Se il Padre ha realmente a cuore lo sviluppo e l’integrità del proprio figlio, sa bene che perché questi si compiano egli deve percorrere la Propria strada, affrontando le prove che il Destino ha in serbo per lui.
Perché il figlio possa comprendere il perché una via sia giusta, e non solamente QUALE sia la via giusta.
Questo è il punto su cui tutti, o quasi tutti, soprattutto i padri apparentemente più amorevoli, cadono.
Rivedendo nei propri figli gli errori da essi un tempo commessi, vorrebbero preservare ciò che al mondo hanno di più caro, dal dovere affrontare le medesime gioie e i medesimi dolori: perché le une non possono realizzarsi senza l’ausilio degli altri.
Gioie e dolori vanno di pari passo, e privando i propri figli della possibilità di incontrare le proprie sofferenze, li si priverà necessariamente delle possibilità di pervenire alle “vere” gioie, che son quelle dello Spirito e della Realizzazione, la quale, proprio perché “Realizzazione”, non può attuarsi se non attraverso la frequentazione, e quindi il superamento, delle coppie di opposti.
Come non c’è il Bianco senza il Nero, così non c’è Realizzazione senza dolore.
Il padre vorrebbe in cuor suo garantire al figlio l’una, mettendolo al riparo dall’altro.
In questo modo egli non fa altro che rendere il proprio figlio un “involucro” vuoto.
Era questo ciò che egli voleva ottenere quando forzava i propri figli a procedere sulla cosiddetta retta via?
Nessuno, a mente lucida, potrebbe affermare ciò, nessuno di realmente innamorato del proprio figlio.
Chiunque affermasse il contrario non farebbe che gettare costui in pasto ad altri tipi di sofferenze e dolori.
Comunque vadano le cose, un essere umano deve affrontare i propri demoni.
Altrimenti non sarebbe giunto qui, in questo piano in cui alla luce si oppongono le tenebre.
Alla conoscenza si oppone l’ignoranza, all’amore l’indifferenza.
Questa è la ragione perché non si può incontrare Dio se non si è per strada incontrato il Diavolo.
Questa è la funzione di Satana e dei Demoni: chiunque comprenda questo, può ben affermare di essere sulla Buona Strada.
 
Un caro saluto a Tutti.
 
  

mercoledì 13 aprile 2011

Senza titolo 91


Quando e se l’Uomo supererà la Prova con lucida Comprensione e Amore, Egli perverrà al più Nobile ed elevato stato di esistenza.
Reintegrati tutti gli aspetti che col tempo aveva soffocato e smarrito per strada, Egli assurgerà allo scranno più Alto che è quello che da sempre è Previsto per Lui.
Corruzione, malattia, decadimento, sofferenza: questi saranno solo ricordi, fatti del passato in cui Egli un giorno, decise di immergersi.
Immagini, non più dolorose, trasfigurate dalla dolcezza del ricordo.
Il ricordo di chi già Dio, decise di scendere sulla Terra…
 
Il cammino ascritto al Cristo, è quello di Ognuno di Noi.
 
Quando finalmente avremo preso coscienza di questo, torneremo là da dove siam giunti…
Non in un luogo, non in un Tempo, ma alle radici di Ogni luogo e Ogni Tempo. 
 

venerdì 18 marzo 2011

Senza titolo 90


LA MORTE DI UN TORO




Amori, gioie, dolori; sorrisi, pianti, incertezze, sollievi inaspettati; non esiste nulla, che al termine, possiamo recare con noi…
Tutto, costantemente, che voi siate presenti, o meno, trascorre…
Gli istanti più belli, indimenticabili, periranno insieme ai momenti spiacevoli, che non avremmo magari voluto vivere…
Gli uni e gli altri periscono allo stesso modo… equamente, mi verrebbe da scrivere…
È il dolore e il mistero della nostra vita: un tassello dopo l’altro, a volte giustapposto a suon di spinte e sudori, dubbi ed ardori, odi… e…
Se riuscissimo DAVVERO ad essere Presenti ci accorgeremmo di quanto ci passa sotto agli occhi in Ogni Momento…
Di quanti pensieri “in più” elaboriamo, di quante emozioni dolorose ci nutriamo…   
di quanta gioia, e bellezza, non apprezziamo.
Solo due giorni fa, un altro dei pomeriggi indimenticabili…
Una manifestazione carnevalesca, in un borgo medievale, oggi florido paese agreste, nel quale ancor scorrono rimandi e risuonan echi di Misteri a noi incomprensibili.
Nel quale è possibile adorare un Toro, e il suo sacrificio, nel quale ci si può abbandonare, collettivamente, ad un’ebbrezza senza Tempo…
Rue e piazze gremite di folla adorante, ebbra, splendente…
Canti, cori, grida: tutto, o quasi, ancora è permesso…
Quando il sole ha incominciato a calare, e il popolo inneggia e saluta la Vita…
Ecco allora che cerco di imprimere e fissare ogni cosa: i sorrisi, gli sguardi, le frasi dei miei amici…
I loro occhi guizzanti, i sorrisi dei loro incanti…
Perché nulla, io So, potrà mai ripetersi allo stesso modo.
È questa la grande Meraviglia della Vita.
  

venerdì 21 gennaio 2011

Senza titolo 89

Tornate bambini, ancora una volta.

Il bambino che è in voi lo sa, e chiede che incrociate il suo sguardo.

Egli è voi.



E se per una sola ragione, smarriste la Fede, ricordatevi di quando, anni addietro, temevate che tutto fosse come vi appariva, che i rapporti non avessero scopo, che il desiderio di amore, fosse solo una reminescenza letteraria.

Allora, e solo allora, riporterete istantaneamente alla memoria, che non v'è stato mai giorno, da quando siete nati, che non abbiate in Verità, vissuto l'Amore.

Esso è il vostro sostegno, il lume che resta acceso quando la Fiamma, all'esterno, par spenta.



Un cuore, uno solo, in Tutti.



Pregate, e procedete sulla Via.



Prima o poi, ma il tempo qui non ha importanza, Realizzerete che la Via siete Voi.



Un caro saluto, a tutti.