lunedì 12 novembre 2012


La mia liberazione avviene contemporaneamente a quella degli altri.


giovedì 8 novembre 2012

La natura dell'Uomo

L’essere umano è molto diverso, in realtà, da quanto egli ritiene.
L’educazione che, sin da infante, ha subito, gli ha infuso una serie di errori – distorsioni – sulla propria natura autentica.
Quindi s’identifica, senza esserne consapevole, nella propria forma fisica.
Nei pensieri espressi in questa forma, nelle emozioni susseguenti.
Non sa – non ricorda più – niente della sua Essenza originaria.
Egli ha scordato l’origine di quelle mani, di quei piedi, di quel volto.
Li considera finiti in sé, mentre, davvero, sono soltanto l’espressione di entità precedenti quella manifestazione.
Come se l’acqua dimenticasse di appartenere all’oceano.
Assurdo, no?
Il piano di esistenza da cui Tutti proveniamo è preesistente a questo, in cui, da quando eravamo contenuti nel grembo di nostra madre, ci muoviamo.
È da esso, tuttora, che attingiamo la Forza, quella senza la quale – potremmo cibarci e riposarci all’infinito – schiatteremmo nel volgere di poco.
Eppure c’illudiamo che non sia così, che non sia importante, che possiamo continuare a trastullarci – magari fosse così – nell’ignoranza.
Giungiamo in punto di morte, e non abbiamo vissuto.
Abbiamo sprecato – qualunque cosa abbiamo realizzato – la nostra Esistenza.
Cosa c’è di più tragico di questo?

Le opere cinematografiche che amiamo, i fumetti, i libri, parlano – quando ispirati – della riscoperta da parte di un “Eroe” della propria natura Autentica.
Attraverso prove, avversari, vicessitudini, egli giunge, infine, alla Verità.
Tutti gli ostacoli che affronta sono espedienti della Vita per ricondurlo a sé, a quell’Essenza che da piccolo non è riuscito a “incarnare”.
Infine, quando avrà abbattuto tutti i mostri, affrontato ogni prova, sconfitto ogni nemico, tornerà là da dove, realmente, non s’è mai allontanato: a Casa.