giovedì 18 luglio 2019

«Gli eventi sincronicistici sono uno specchio proposto alla mente dell’osservatore. Se non ne siete consapevoli, oppure se scegliete di non credere a essi, la vostra mente lo rifletterà non presentandovi questi schemi. Non vedo problemi al riguardo; la consapevolezza degli eventi sincronicistici non è una capacità d’importanza critica per la sopravvivenza. Anzi, possono diventare un’inopportuna distrazione. Se tuttavia scegliete di diventare consapevoli degli eventi sincronicistici che vi circondano, con ogni probabilità dovrete convivere con quella conoscenza e con gli eventi sincronicistici per il resto della vostra vita. Una conoscenza del genere diventa parte di ciò che siete, e non si dimentica o si ignora facilmente. Una volta che venite a sapere che la terra non è piatta, è dura tornare indietro.»


domenica 14 luglio 2019

«La sincronicità fa riferimento a quelle coincidenze casuali, e tuttavia apparentemente significative, che arricchiscono la nostra esistenza, a volte sorprendendoci, a volte turbandoci o anche deliziandoci. In occasioni del genere sembra che il cosmo abbia orchestrato questo o quell’evento solo perché noi lo vedessimo. In quel momento sembra di essere irrevocabilmente abbracciati da un universo molto più grande del nostro. Non importa che tale evento sia banale o profondo, perché in quell’istante esso diventa personale, enigmaticamente significativo e cosmico.
Forse non sorprende che fin dagli albori della storia l’umanità abbia cercato un significato più profondo della propria relazione col mondo circostante