venerdì 31 ottobre 2008

martedì 28 ottobre 2008

Senza titolo 28

Forme, concetti, strutture... che cosa siete?


Ancora volete mantenervi in vita?


State per morire.

Senza titolo 27

Adotto una forma, per poi abbandonarla.


Dunque perché l'adotto?

lunedì 27 ottobre 2008

Senza titolo 26

Se non ci sentiamo liberi, non possiamo sperimentare l'amore.


Nello stesso tempo non possiamo privare della sua libertà la persona che ci vive accanto, perché come potrà questa vivere e coltivare l'amore?

Senza titolo 25

Perso?


Torna al nocciolo dell'insegnamento.


Krishnamurti consigliava:


«Sii solamente consapevole di ciò che stai pensando e facendo e nient'altro».

domenica 26 ottobre 2008

Senza titolo 24

Noi siamo creature stupende, bellissime.

Il mondo intero è meraviglioso.

Non ci sono parole per descriverlo.

E questa gioia è alla portata di tutti.

sabato 25 ottobre 2008

Senza titolo 23

ANIMA BELLA


"[...] nel suo significato specifico, l'espressione è stata usata per la prima volta da Friedrich Schiller per indicare l'ideale di un'Anima non solo «virtuosa» (cioè la cui volontà è determinata dal dovere), ma «graziosa», nel senso che in essa la sensibilità si accordi spontaneamente con la legge morale. «Si chiama Anima bella, dice Schiller, quella in cui il sentimento morale ha finito per assicurarsi di tutte le affezioni dell'uomo, al punto da poter abbandonare senza timore alla sensibilità la direzione della volontà, senza mai correre il rischio di trovarsi in disaccordo con le decisioni di questa [...]. Un'Anima bella non ha altro merito che quello di esistere. Con facilità, come se l'istinto agisse per lei, esegue i doveri più penosi per l'umanità e il sacrificio più eroico, che essa strappa all'istinto naturale, appare come libero effetto di quel medesimo istinto»."

martedì 14 ottobre 2008

Senza titolo 22

OLTRE LO SPECCHIO


Il nostro più grande Nemico siam noi stessi.


Non c'è niente, là Fuori, che ci minacci.

giovedì 9 ottobre 2008

Senza titolo 21

IL "KEN", E LA TRISTEZZA


Notavo, leggendo i testi che un mio amico mi ha sottoposto per un parere, destinati a una mostra su Hokuto no Ken (Ken il guerriero in Italia), che si terrà a fine mese a Lucca Comics - il più grande festival del fumetto della penisola -, che il messaggio alla base dell'intera opera: manga, animazioni, romanzo - considerata da fan e media violentissima -, è racchiuso


nel valore e nella forza conferiti dal sentimento di tristezza di chi accoglie il dolore dentro di sé, e non lo rifiuta, non lo trasforma in senso di rivalsa nei confronti degli altri.

La tristezza di chi accoglie in sé anche il dolore di questi ultimi, del prossimo, se ne fa carico, e lo trasforma in forza per lottare.
Giungendo così progressivamente a conoscere e a praticare l'amore, seppure - è il caso dell'eroe dell'opera - continuando a combattere duramente.
Nel decimo capitolo del romanzo (Hokuto no Ken: Jubaku no Machi) è scritto con chiarezza:

«La spinta che alimenta il "ken" [il pugno, NdA] non è l'ambizione. Il "ken" che si allena con l'ambizione ha un limite. La tristezza che si impadronisce dell'uomo costruisce il vero "ken"».


O, per parafrasare un recente film di Mike Binder - Man About Town (Il diario di Jack in Italia):


l'Ego può condurci solo fino a un certo punto.



lunedì 6 ottobre 2008

Senza titolo 20

LA VISIONE PIÙ AMPIA


Se soffrite, se siete pieni di problemi che vi affliggono, sorridete!


Perché avete la possibilità di capire che quella sofferenza, quei problemi, vi stanno mostrando i vostri limiti, siete voi di fronte a uno specchio.


E se lo capite, se iniziate a riconoscere la vostra immagine riflessa in quello specchio, avrete varcato il confine che separa l'uomo appisolato, da quello che è desto.

sabato 4 ottobre 2008

Senza titolo 19

BANCO DEL MUTUO SOCCORSO




Dopo la tempesta


ho vagato a lungo tra i coralli.


Sulla mia pelle sentivo il peso del mare


ed ho temuto di non saltare più al sole


ma il desiderio d'immenso


scuoteva le mie reni


io dall'abisso sono risalito.




Non fuggire l'onda


anche se ha l'odore dell'arpione


se colpirà, non fermerà il tuo salto


ti scaverà e scoprirai d'aver forza.


E il desiderio d'immenso


di nuovo ti scuoterà.


Lascia che il sale ti lavi il cuore.