giovedì 27 novembre 2008

Senza titolo 41

"Un pensiero può, nella migliore delle ipotesi, indicare la verità, ma non è mai la verità. Per questo nel Buddhismo si dice: «Il dito che punta verso la luna non è la luna»."

Senza titolo 40

"Ogni ego è maestro nella percezione selettiva e nell'interpretazione distorta. Non attraverso il pensiero ma solamente attraverso la consapevolezza potete notare la differenza tra il fatto e l'opinione. Solamente attraverso la consapevolezza sarete capaci di distinguere una situazione e la rabbia che provate per questa situazione e quindi rendervi conto che esistono altri modi di avvicinarsi alla situazione stessa, altre maniere di vederla e di affrontarla."

sabato 15 novembre 2008

Senza titolo 39

Questa è la poesia a cui alludevo nel post precedente:


 


 


 


STUPORE






Seno di bosco discende

al ritmo di montuose fiumare.

Questo ritmo mi rivela Te,

il Verbo Primordiale.


 




Com'è stupendo il Tuo silenzio

in tutto ciò che da ogni dove propala

un mondo reale...

che assieme al seno di bosco

scende giù da ogni versante...

tutto ciò che con sé trascina

l'argentata cascata del torrente,

che dal monte cade ritmato,

trasportato dalla propria corrente...

— dove trasportato?


 




Che hai detto, torrente di monte?

In che luogo t'incontri con me?

Con me che sono altresì perituro

come te, siffatto...

Ma cosiffatto come te?






(Di fermarmi qui, acconsenti -

consentimi di fermarmi al varco,

ecco uno di questi semplici portenti.)

Non si stupisce una fiumara scendente

e silenziosamente discendono i boschi

al ritmo del torrente

— però un umano si meraviglia.

Il varco che un mondo trapassa attraverso l'uomo

è dello stupore la soglia,

(una volta, proprio questo portento fu nominato «Adamo»).


 




Ed era solo, col suo stupore,

tra le creature senza meraviglia

― per le quali esistere e trascorrere era sufficiente.

L'uomo, con loro, scorreva


sull'onda dello stupore!

Meravigliandosi, sempre emergeva

dal maroso che lo trasportava,

come per dire a tutto il mondo:

«Fermati! ― in me hai un porto,

in me c'è quel luogo d'incontro

col Primordiale Verbo» ―

«fermati, questo trapasso ha un senso,

ha un senso... ha un senso... ha un senso!».


 

venerdì 14 novembre 2008

Senza titolo 38

TRITTICO ROMANO


Finalmente ho compreso la poesia che apre la prima tavola del Trittico Romano di Giovanni Paolo II. Sin dalla sua prima lettura anni fa, ne rimasi profondamente colpito eppure mai ero riuscito a realizzarne prima d'ora coscientemente il senso. Sentivo, avvertivo la verità contenuta in quei versi freschi e pieni di meraviglia nel descrivere il manifestarsi potente di un fenomeno della natura, qual è il discendere di un torrente di montagna. Ma mai, mai ne ero riuscito a penetrare consapevolmente il senso, a spiegarmi cosa additavano quelle parole, quelle domande, quegli incisi. Ora ci sono. Alla luce della nuova consapevolezza acquisita solo pochi giorni fa, quella che mi permette di dire che la battaglia volge finalmente al termine, ho ripreso in mano il testo della poesia e finalmente ho compreso... che Wojtyla aveva compreso. La poesia s'intitola "Stupore", e lo stupore del titolo è quello che si prova quando si oltrepassa la mente, quando si passa dal pensiero, alla consapevolezza. Egli lo chiama "il varco".


Grande Karol

martedì 11 novembre 2008

Senza titolo 37

"Se la pace fosse realmente ciò che volete, allora scegliereste la pace. Se la pace vi importasse più di ogni altra cosa, se conosceste voi stessi più come uno spirito che come un piccolo me, allora quando siete provocati da una persona o da una situazione, non reagireste e rimarreste in uno stato di assoluta vigilanza. Accettereste immediatamente la situazione e diventereste una cosa sola con la situazione stessa, invece di separarvene. E da quello stato di vigilanza arriverebbe una risposta. La risposta giungerebbe da chi siete, la coscienza, e non da chi pensate di essere, un piccolo me. Sarebbe potente ed efficace e non trasformerebbe persone o situazioni in nemici."

domenica 9 novembre 2008

sabato 8 novembre 2008

Senza titolo 35

Misticismo? Io lo chiamo Realismo, giacché questo mondo è un riflesso dell'altro, e se non si conosce l'altro non si può conoscere nemmeno questo.


Qual è l'altro?


L'altro è il mondo della non-forma. Esso è appena al di là della percezione abituale, per la maggior parte delle persone. Bisogna prendere coscienza di quello, per arrivare a comprendere questo, e non il contrario.

Senza titolo 34

Esiste solo il Momento Presente.

giovedì 6 novembre 2008

Senza titolo 33

La più grande libertà l'avvertiamo quando non desideriamo la libertà.


La più grande vittoria la realizziamo quando rinunciamo all'idea di vittoria.


Così come la migliore scelta possibile è lasciar perdere ogni scelta.


Finché desidereremo la libertà, continuereremo a sentirci prigionieri.

mercoledì 5 novembre 2008

sabato 1 novembre 2008