sabato 27 aprile 2019


«Un simbolo rappresenta la Realtà che vive dietro le rappresentazioni; dietro ogni fenomeno, apparenza (māyā) o forma si trova un Principio universale creatore, per quanto invisibile e intangibile sensorialmente. Così, la realtà trascendente può manifestarsi in modo immanente mediante un simbolo. Sotto questa prospettiva l’universo formale stesso è il simbolo della realtà metafisica (grassetto mio). Il simbolo nasconde un principio di verità che occorre carpire e svelare tramite l’intuizione per poi integrarlo a livello di consapevolezza.»



«Muradi aveva detto allora che Dio crea le metafore per gli uomini, e queste metafore sono le loro vite. Pareva che lui vivesse la sua vita come se quello che per i più erano fatti e certezze fossero metafore di un’altra specie di eventi, che si verificavano in un altro modo. Gli eventi della vita erano ombre proiettate da un’altra specie di esseri, pur essendo ombre perfettamente solide. Lui riusciva a vedere attraverso gli intricati arabeschi del tappeto, pur restandoci saldamente sopra.»