Il vero problema dell'Essere Umano: come si può esistere, senza essere preoccupati della propria esistenza?
Essere preoccupati della propria esistenza taglia fuori dall'essere.
Come si possono conciliare le due istanze? Si possono? È come un varco tra due mondi, come oltrepassare un abisso, oltre il quale i confini si fanno irrimediabilmente indefiniti. E la nostra "identità", la cosa che abbiamo di più caro, non è preservata. C'è forse da uscirne matti? A questo quesito sto cercando di rispondere.
La pratica dello yoga, in particolare del raja yoga, risolve questo bell'inghippo semplicemente affermando che in ciascun Essere umano esiste un Sè superiore al là del tempo e dello spazio, eterno e infinitamente saggio, il quale non può preoccuparsi della propria esistenza per il semplice fatto che Esso E' senza se e senza ma...
RispondiEliminaE che l'identità individuale altro non è che una maschera, che perdiamo ogni vita terrena.
Alla fine di noi rimarrà solo il Sè...
Troppo misticheggiante mi sa...;-)
Eh sì, Phalaina, anch'io credo che sia così. Ma mi sto scontrando quotidianamente con questo problema. E'come essere presi tra due dimensioni inconciliabili, e ci si sente tirati ora da una parte, ora dall'altra. E ogni volta mi pare di dissolvermi, e ricompormi. E'molto doloroso, forse mi trovo ad un punto decisivo.
RispondiEliminaSì, è probabile che tu stia per andare oltre.
RispondiEliminaCapisco le difficoltà, è normale. Del resto stiamo minando cose che ci hanno sempre fatto credere come vere e reali, mentre alla fine risultano mere illusioni.
E' un totale ribaltamento, una rivoluzione.
Sentirsi persi è sacrosanto.
Ma non demordere, ci sei quasi...:-)
Grazie Phalaina, è proprio come dici tu. Proprio così. E questo mi fa capire che anche tu ci sei passata. Quindi non sono solo.
RispondiEliminaEppure è possibile che siamo tanto pochi?
Meno pochi di quanto credi...!
RispondiEliminaC'è un risveglio collettivo in atto, lento e apparentemente di individui selezionati, ma comunque interessante.
Non sei affatto solo. Io sto cercando di riunire il più possibile chi si è messo sul Sentiero.
Hai mai letto niente di Annie Besant e di Alice Baiyle? Possono sembrare ostiche, ma in realtà sono illuminanti.
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