Nel fondo stesso, a cui volevo attingere
acqua con la mia brocca, ormai da tempo alle pupille
aderisce splendore... tante le mie scoperte
quante mai fino a ora!
Qui, riflesso dal pozzo, scopersi in me tanto vuoto.
Che sollievo! Interamente non saprò in me trasportarti,
ma voglio che tu resti, come nello specchio del pozzo
restano foglie e fiori colti dall'alto.
dallo sguardo degli occhi stupefatti -
occhi più luminosi che tristi.
("Canto dello splendore dell'acqua", di Karol Wojtyla, in "Poesie. L'opera poetica completa")
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